Pian Scarpina

Il cervo

Il cervo Guglielmo

Salve a tutti! Io sono il cervo Guglielmo.
Per combattere con gli altri maschi uso le corna,
non mi serve un elmo!
Sono un cervide, questa è la mia fiera famiglia,
vivo nei boschi: la mia casa non ha nessuna maniglia.

Tutti mi reputano un animale maestoso,
sono un grosso ungulato molto curioso.
Peso fino a duecento chili: sono un vero peso massimo
e in inverno per sopravvivere mangio perfino corteccia di frassino.

Un re senza corona mi trovo a essere ogni tanto;
perdo le corna una volta l’anno e me ne vanto!
Quando poi a primavera nascono i miei figli
sono coperti di macchie candide come i gigli.

Grazie per avermi ascoltato, ma ora devo andare,
c’è un sentiero che devi continuare.
Tieni gli occhi ben aperti durante il tuo cammino
potresti scorgermi nascosto qui vicino.

Carta d'identità

Nome scientifico Cervus elaphus
Famiglia Cervidi
Alimentazione Erbivoro
Habitat Boschi, prati e golene
Peso Femmina fino a 100 kg, maschio fino a 200 kg
Periodo degli amori Fine estate e inizio autunno
Perdita dei palchi Fine inverno e inizio primavera
Nascita dei piccoli Primavera
muso-cervo

Il cervo nella mitologia – La terza fatica di Eracle

Il cervo è presente nella mitologia di molti antichi popoli europei. Quasi sempre il cervo è associato al bene, infatti solo nella mitologia germanica il cervo riveste in alcuni casi connotazioni negative. Il cervo (o la cerva in alcune versioni) più famoso della mitologia è probabilmente quello presente nella terza fatica di Eracle. In questo caso l’eroe greco deve catturare il cervo di Artemide (la dea della caccia)
per portarlo a re Euristeo. La difficoltà sta nel fatto che Eracle non deve né uccidere, né ferire il cervo sacro. L’eroe riesce a catturare l’animale e Artemide gli concede di portarlo da re Euristeo a patto che dopo averlo mostrato al sovrano lo lasci di nuovo libero senza ferirlo.

I segnali della sua presenza

Escrementi
Gli escrementi del cervo possono avere diverse consistenze a differenza dell’alimentazione. Inoltre cambiano forma a differenza del sesso: nei maschi sono leggermente appiattiti da una parte e più appuntiti dall’altra, mentre nelle femmine hanno una forma che ricorda il nocciolo di un’oliva. Attenzione a dove mettete i piedi perché ce ne sono in abbondanza sia nei boschi che nei prati!

A sinistra, feci della femmina. A destra, feci del maschio.

Impronte
Sia le impronte dei maschi che delle femmine e dei cerbiatti sono a forma di “pinza” e sono appuntite nella parte anteriore. Si assomigliano tutte tra loro, infatti variano solo le dimensioni (generalmente le impronte dei maschi sono più grandi di quelle delle femmine). Provate a cercare nei punti in cui il terreno è più umido e forse ne troverete qualcuna!

Tronchi raschiati
In autunno e in inverno i cervi si nutrono anche di corteccia. Per questo motivo potreste notare degli alberi parzialmente scortecciati dai denti dei cervi. Osservate i frassini al limitare del bosco e sicuramente ne vedrete qualcuno raschiato dai denti del cervo!

Palchi
A fine inverno i cervi cominciano a perdere le corna che hanno utilizzato per combattere nel periodo degli amori. Se siete fortunati potreste trovarne uno anche voi nascosto tra le foglie o disteso sull’erba. Attenzione però, perché il numero di punte non serve a determinare l’età dell’animale!

Bramito
Se percorrete questo sentiero nei mesi di settembre e ottobre potreste sentire in lontananza i bramiti dei cervi maschi. Il bramito serve a richiamare le femmine e a dichiarare la propria forza agli altri maschi. Orecchie bene aperte!

Peli
Con l’avvicinarsi della stagione fredda il pelo del cervo assume un colore più scuro e grigiastro. Al contrario con il ritorno della bella stagione i cervi cambiano nuovamente il pelo e tornano a essere di color marrone rossiccio. Potreste trovare dei piccoli mazzi di pelo sparsi qua e là!

Pian Scarpina

Il cinghiale (Sus scrofa)

Il cinghiale nella mitologia – La quarta fatica di Eracle

Re Euristeo dopo aver pensato a lungo riuscì a trovare un’altra impresa difficile da far compiere a Eracle: “Esiste un cinghiale enorme e ferocissimo che distrugge e devasta i campi e i villaggi. Devi andare e catturarlo vivo.”

Carta d'identità

Nome scientificoSus Scrofa
SpecieMammifero, ungulato, suide
AlimentazioneCastagne, ghiande, frutta, bulbi, insetti, carogne, ecc.
HabitatFitto sottobosco ricco di cibo
Pesoda 45 a 150 kg
Periodo degli amoriAutunno e inverno
Caratteristiche fisichePelo da rossiccio a nero

 

Cinghiale2
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